Sport e bambini: da noti pediatri, psicologi dell’età evolutiva e sociologi viene ribadita l’importanza dello sport nell’età dell’infanzia.
L’importanza dello sport nell’età dell’infanzia
Ma perché è così importante introdurre i bambini alla pratica sportiva?
Lo sport favorisce una corretta crescita psicofisica. Oltre a permettere un armonico sviluppo scheletrico-muscolare ed a regolare il metabolismo, favorisce la socializzazione e dona ai piccoli momenti utili e divertenti.
Fare sport permette ai più piccoli, ma anche agli adolescenti, di acquisire un bagaglio di esperienze che sarà di guida nella crescita fisica e nello sviluppo psicologico e sociale.
Sport e bambini, quante volte a settimana
Uno studio della Società Italiana di Pediatria ha rilevato che solo una piccola percentuale dei nostri bambini (18 %) pratica 1 ora di sport alla settimana, mentre il doppio (36 %) trascorre 2 ore al giorno davanti ad uno schermo televisivo oppure un videogioco.
Gli esperti di ogni aspetto dell’infanzia affermano che basterebbe eliminare 1 ora di videogiochi per dedicarla all’attività fisica di qualsiasi tipo. È essenziale per migliorare la salute e l’umore dei più piccoli e dei più grandi.
Tutto deve avvenire in modo naturale: fare sport non deve essere vissuto come un’imposizione da parte dei genitori ma come un momento piacevole con cui incontrare i coetanei in modalità diversa e divertente.
Sport fino a 5 anni
Fino ai 5 anni, ovviamente, è meglio scegliere discipline più generiche come il nuoto o la ginnastica ed evitare attività più intense come il calcio e il tennis.
In questa fascia di età per i piccoli non c’è differenza tra le discipline sportive. Per loro deve essere un’attività ludica in cui i bambini fanno esperienza del proprio corpo.
Sport dopo i 5 anni
Dopo i 5 anni, lo sviluppo fisico e la capacità di coordinazione dei movimenti permette ai bambini di avvicinarsi a discipline diverse come il basket, il calcio e la scherma. Lo scopo ultimo è l’armonioso sviluppo di tutto l’organismo.
Sport: precauzioni per i malanni
A questo punto molti genitori si chiedono cosa fare per evitare che i loro piccoli si ammalino dopo aver fatto sport.
La risposta è molto semplice. Rimettersi al consiglio del pediatra su come e quando il bambino deve riprendere a fare sport se ha avuto qualche malanno ed evitare di avere i capelli o i vestiti umidi quando escono dalla palestra.
Se invece i bambini frequentano la piscina è necessaria una maggiore attenzione nell’asciugare le orecchie. Naturalmente nel frequentare gli ambienti comuni bisogna evitare le possibili infezioni usando normali precauzioni igieniche.
Che cosa devono mangiare i bambini che fanno sport?
Un altro quesito posto dai genitori ai pediatri riguarda cosa devono mangiare i bambini nei periodi in cui praticano un’attività sportiva. Bambini e adulti non devono fare sport. È necessario sempre assumere delle adeguate quantità di carboidrati.
Se l’attività sportiva è al mattino è necessaria una colazione che unisca tutti gli apporti nutritivi. Un esempio è la carica dell’energia dello zucchero, delle fette biscottate e della frutta anche come spremuta.
Se lo sport avviene nel primo pomeriggio è adeguato un pranzo a base di pasta ed un contorno di verdure. Mentre se è nel tardo pomeriggio è adeguata una merenda composta da un dolce casalingo e un frutto.
In ogni caso carne e panini con insaccati è meglio lasciarli per cena.
Sport agonistico e non per bambini
Praticare uno sport agonistico o non agonistico prevede un iter sanitario.
Se lo sport è agonistico, il medico sportivo farà una visita accurata personale. Rilascerà, poi, una richiesta di una serie di analisi e accertamenti appositi per il piccolo sportivo.
Se lo sport non è agonistico il certificato può essere rilasciato dal medico di famiglia o dal pediatra.
Ma lo sport agonistico è adeguato ai bambini? Ed in quali modalità?
Bisogna tener presente che si può cominciare a parlare di sport agonistico solo dai 6 anni in poi: infatti prima lo sviluppo motorio non permette attività agonistiche.
Diversi studi dimostrano lo sport agonistico può dare effetti positivi poiché insegna a misurarsi con le proprie capacità e aiuta a controllare la propria aggressività.
È fondamentale incanalare l’entusiasmo dei bambini in modo coerente ed efficace a gestire la carica emotiva che l’agonismo porta con sé.